mercoledì 10 ottobre 2012

Un "giardino di crode disperse" per il 91° di Zanzotto (con un inedito fotografico)

di Paolo Steffan

Copertina
Oggi, 10 ottobre, sarebbe stato il 91° compleanno di un grande poeta: Andrea Zanzotto.
Io con la sua poesia ho avuto, e ho, un legame particolarissimo, specie per quanto riguarda l'ultima stagione, quella di Meteo, Sovrimpressioni, Conglomerati, tutti titoli importanti, entro i quali si addensa un universo smisurato. Non avendo i mezzi per vedermela con una tale immensità, mi sono accontentato di mettermi alla prova su un piccolo "giardino" di "conglomerati", il quale è giunto ad essere pubblicato nell'estate di quest'anno, dopo quasi un anno dal suo finale confezionamento (estate 2011). Presentarlo brevemente in questo articolo, è il mio modo di ricordare Zanzotto su "Corrente Improvvisa" in questo 10 ottobre.

 Definisco sempre "libello", queste 176 pp., più che per le dimensioni, per l'affetto con cui guardo all'esperienza che ad esso mi ha portato. Con la soddisfazione di vedere - in questa pur modesta opera prima - la presenza di diverse parti di me, qui tutte votate alla comprensione e ricerca di sensi e forme dei "conglomerati" zanzottiani: un mio disegno in copertina, la parte saggistica, un articolo ch'ebbe origine nel mio vecchio blog (http://steffanpaulus.wordpress.com/), un breve testo in versi, una quarantina di mie fotografie. Molteplici nature che la poesia del solighese ha saputo far emergere simultaneamente.

Non sta certo a me spendermi sul valore o meno di quanto dico riguardo i testi di Addio a Ligonàs, ma vorrei invece ricordare le numerose escursioni nel Quartier del Piave, tra ruscelli e torrenti, tra i "cento capannoni puzzolenti" che soffocano l'antica casa Ligonàs, alle crode del Pedrè, e poi al molinetto della Croda o sul colle di San Gallo, a Rolle e Arfanta, nella Vallata di Revine-Lago, dove è nato un bel rapporto col poeta Cecchinel (alla cui poesia sto dedicando molti articoli del mio blog attual, con preziosi contributi critici: http://unastranagioia.wordpress.com/category/luciano-cecchinel-2/); ma anche, qualche chilometro più a sud, sull'autostrada A28 che ha distrutto una parte troppo grande dei Palù, paesaggio per il quale Zanzotto aveva scritto alcuni dei suoi versi più belli. Tutto questo, in compagnia del mio dolce quadrupede, ha dato origine a vaste raccolte fotografiche dei luoghi delle poesie di Conglomerati: ne ho scelte una quarantina che, con commento e riferimento ai testi zanzottiani, costituiscono il terzo capitolo di Un "giardino di crode disperse" (il cui titolo riprende quello del quinto componimento di Conglomerati), che è senz'altro il capitolo al quale sono più legato. (Alcune sono state pubblicate nel numero monografico 21/2012 della rivista "Finnegans".)

E, dunque, dato che di fotografie solighesi si è parlato, concludo con una di queste, inedita (scattata nel 2011 nell'area rural-industiale di Ligonàs, a Soligo), e con un grande augurio ad Andrea Zanzotto, dovunque egli sia!


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