di Eugenia Gobbo
Cortesi amici di
elitario gusto, rieccoci dunque fra queste correnti. Pensavo di attendere del
tempo prima di presentarvi il bimestrale successivo, ma l’attesa diventa
ritardo nel giro di poco.
Dopo Marzo – Aprile segue vermiglio Maggio – Giugno e con esso continua il
nostro tentativo di allargare la partecipazione della rivista a nuove individualità
e a diverse voci. Non possiamo dire di non esserci riusciti (l’Introduzione storica alla sezione di
critica letteraria e la nuova rubrica Parco
giochi ne sono l’esito concreto): eppure dai riscontri avuti ci pare che si
sia persa l’omogeneità, e la comprensione, dei due filoni principali (l’analisi
letteraria e l’aspetto stagionale). Questo era da prevedere, ma l’eterogeneità
delle produzioni non ci ha mai spaventato: ciò che invece poteva essere evitato
è stata la mancata coordinazione delle parti, cosa che però, soggiacendo alla
contingenza della situazione (ovvero la sessione d’esami estiva), poteva essere
elusa solo fino ad un certo punto. A volte la brutale accidentalità
dell’esistenza vincola molto di più di quanto ciascuno di noi sia disposto a
credere. In ogni caso ci abbiamo provato anche stavolta: starà a voi giudicare
il risultato.. e migliorarlo con la vostra partecipazione. La ricchezza è
plurale. L’ulteriore fronte che ha visto impegnate le nostre energie, è stato poi
quello relativo alla diffusione della rivista in luoghi di pubblico incontro;
ma anche qui le cose non si sono
profilate lisce come ad un primo sguardo si poteva ingenuamente supporre ed
anche qui la prosaica circostanza estiva ha avuto la meglio su ogni valida
argomentazione. Insomma, stiamo andando alla deriva su una nave farsesca.
Scherzo, non ancora: prima vi beccate anche il terzo bimestrale che, con le
suddette difficoltà del caso, ha visto la luce (canicolare) d’agosto. Siamo un
po’ burloni e speriamo che sorridiate almeno un poco leggendoci. Un sorriso,
lui sì, splende in ogni contingenza.
Maggio – Giugno
Il secondo bimestrale
verte - per la parte critica - intorno allo Straniero
di Albert Camus le cui pagine hanno
generato le riflessioni critiche di Carlo Celebrin, Federico Lorenzon e
Paolo Steffan, debitamente anticipate da un’introduzione storica curata da
Gabriele Giusto. Di Paolo Steffan e Fabio Fantuzzi sono le poesie che aprono la
sezione stagionale (relativa alla tarda Primavera), la quale si arricchisce di
due racconti brevi, scritti da Nicola Gnocato e Fabio Fantuzzi, e si conclude
con una composizione d’arte visiva organizzata da Valentina Casagrande. Assestante
l’intervento di Enrico Silvano che propone un’ironica riflessione sul titolo
della nostra rivista. Le illustrazioni sono opera di Paolo Steffan per la
sezione critica, di Eugenia Gobbo per quella stagionale. Di seguito vi allego
la foto della prima pagina, ma per saperne di più, per contattarci, o anche solo per leggere l'editoriale del bimestre, non esitate a visitare
il nostro blog: http://desidera2012.blogspot.it/
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