venerdì 20 aprile 2012

AUDIOVERSI (IV b) - "Acque alte" di Andrea Zanzotto

di Paolo Steffan

Come seconda parte della IV puntata degli Audioversi dedicata all'ultima raccolta di Zanzotto, ho letto una poesia senza titolo contenuta nella sottosezione della sezione Fu Marghera (?). Un testo dov'è tratteggiata una Venezia-donna invecchiata e un po' grottesca, oscillante di "acque alte" e "acque basse", quasi – se mi si può concedere la definizione – lagunarmente claudicante, come altra faccia di quella Marghera che annerisce le pagine precedenti di Conglomerati, e che forse è parzialmente responsabile di questo azzoppamento.


Per ultima cosa, prima di lasciare spazio all'ascolto: quello di Zanzotto con la laguna di Venezia è un rapporto lungo, che interessa molte poesie (in particolare quelle di Filò del 1976) e alcuni racconti; tra tutti, di grande bellezza, voglio ricordare Venezia, forse, prosa del '76, attualmente contenuta nel Meridiano Poesie e prose scelte (Mondadori 1999, pp. 1051-1066), dove Venezia è un «forse», avverbio che in sé ha per l'uso che lì se ne fa – proprio l'idea del «traballare»: insomma una città in continuo movimento, che affoga e sta anche a galla, una città-forse «in moto alterno»...

Le «gambe stecchi» di Venezia in un mio recente scatto

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