giovedì 22 marzo 2012

Senza titolo


Enrico Marià



Senza titolo





Non avevamo il bagno in casa

ma uno da dividere

con gli altri in cortile;

d'inverno

c'entravi con il giubbotto

pregando che lo avessero appena usato

così da trovare la tavoletta calda;

il male ci appartiene

non risparmia chi non lo sceglie,

mi sono fatto a pezzi

per superare il rifiuto

quello di mio padre

scappato quando ero piccolo;

i gatti accartocciati al sole

piantonano via Serenella

non tutti lasciano un segno

e sulla soglia del SerT

chiedo solo

di poter dare

il nome di vita

a quello che mi accade.

2 commenti:

  1. Non potevi presentarti con versi più sinceri: la poesia, la bellezza di ciò che ci circonda, sta nella sua semplicità e nella sua cruda onestà. Enrico sei un orizzonte pulito.

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