venerdì 30 dicembre 2011

"Iridescenze"... Quattro poesie di Eleonora Rossi

Iridescenze


Squarciavano

di gioia giovane

il cuore

iridescenze estive

crocefiggevano

il cielo


ma nella penombra

dopo lo scoppio

io

inseguivo

dei fuochi

i fantasmi


larve sospese


evanescenti ricami


negli intervalli

tra i sussulti del cuore


come le bianche

scie silenti

erano le mie parole






Cercavo il Natale


Rintanata ai piedi

di un albero antico

cercavo il Natale

nelle foglie di pizzo

ricamate dall’autunno

sulla terra


e avrei voluto

raggomitolarmi

tra le Tue mani

come rugiada nella culla

delle foglie


avresti visto

allora

le mie lacrime

tremare


lasciarsi cadere

per ritornare

a Te






Barattoli


Troppe le notti

passate

a sparare ai pensieri

come a barattoli

di latta

in sterminata fila


non viene a soccorrermi

il sonno,

bianco

principe

sulla sua

carrozza.


Uscirò

allora

a prostituire

il cuore

a bruciarmi

foglia nell’arsura

d’autunno

per assopire i sensi

silenziosa

nel ventre della terra.


So che mi risveglierò

un giorno

come da un letargo

di petali vestita

accanto ai germogli

della primavera






Alla finestra


Alla finestra

di casa

ti spiegavo il tramonto.

Assorti

guardavamo

il tuorlo infuocato

scivolare

tra le nubi e nel fiume.


Meravigliosamente piccolo,

ignaro della trappola del tempo,

tu appannavi

il vetro di vocali

eri l’eco

delle mie parole.


E io pensavo

che avrei dovuto

della vita

spiegarti anche gli anfratti

e il buio

in cui scivola il sole.


Eppure

stavo lì

io pure incantata

dal tuo sguardo

puro


E avrei

barattato il vento

per avere di nuovo

negli occhi

il tuo stupore

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