lunedì 24 ottobre 2011

4 poesie di Patrizia Garofalo


Sfiorerai

ciglia d’antilope

di velluto al tatto

…sempre

occhi liquorosi

di tramonti senza orizzonti


colorati cristalli di sabbia

iridescenti lacrime

cospargono deserti

feriscono lo sguardo

accompagnano l’andare errante

liberi dalle reti del tempo


avrà il sapore del mare

anche la melma del fosso

andrai nel mondo

con i miei occhi

perle senza vivaio

da custodire in acqua.



*


Cantilene e nenie
stasera tornano
trascinano un passato innocente
e sonni dimenticati
non le ho mai sentite
le ho cantate tanto tempo fa
ma non le ricordo.
Il vento
ha sbagliato finestra.


*


E venni a patti con il dolore
disorientato ospite
lo ebbi più volte a cena

lo abbracciai
tra i baffi di un medico
morte rapida di una bambola
occhi impossibili al pianto nell'addio ad un cane

avrei attraversato secoli
smagrita dal cercare
appassionata fotografa di vita
mi firmai sempre
"angelo sbagliato con ali di terra"
tutto desiderai
tranne la dimenticanza.


*


Eravamo con voi di notte
sui tetti.
Sparavate alla bocca
schizzavano mani
che volevano proteggere almeno il cuore
ché morisse intero.
Sentivamo caricare armi
in una roulette russa
che non era russa ma sapeva di gulag.
Eravamo con voi
quando luridi di sangue
ve lo pulivate anche dalle pupille.
Eravamo con voi
e
siamo rimasti fino a quando
non vi abbiamo visto
chiudere gli occhi
di un vecchio
come fosse stato vostro padre.



Con l'ultima lirica l'autrice si è scagliata contro chi ha deturpato
il corpo inerme del Colonnello Gheddafi
dopo il momento sacro della morte.


Patrizia Garofalo nasce a Camerino il 18/06/49 e si laurea presso l’Università di Urbino in Lettere Classiche con una tesi di Letteratura comparata sul classicismo di D’Annunzio. Inizia a scrivere sin da piccola, ma pubblica solo nel 1986 sotto sollecitazione di Giorgio Caproni che è autore anche della prefazione del suo primo libro Ipotesi di donna, edito Corbo, che verrà presentato alla fondazione Cini di Ferrara e sarà sceneggiato dall’autrice per il teatro e rappresentato alla Polivalente di Ferrara e a Macerata. L’assessorato alla cultura di Ferrara la include nei Poeti ferraresi dell’ultimo millennio. Altri suoi libri: Le bambole non si pettinano prefato da Don Franco Patruno nel ’96, edito Corbo; Terra di Nomadi, edito Poesia Contemporanea; Mare d’anime, edito Schifanoia e prefato da Paolo Ruffilli; Dare voce al silenzio, edito il Foglio Letterario e prefato da Attilio Mauro Caproni, che è stato presentato a Ferrara presso la biblioteca ariostea, a Bologna alla biblioteca Lame, a Macerata alla biblioteca Statale e a Vicenza con l’organizzazione dell’associazione letteraria CARTACANTA. E’ recensita in riviste letterarie quali Resine e La clessidra e il giornale universitario di Bologna. Scrive su siti on line come Lankelot, Poetilandia e Tellusfolio. Si occupa oltre che di poesia, di critica letteraria (molti i suoi studi sul poeta Paolo Ruffilli a cui sono seguite presentazioni). E’ uscito da poco il suo ultimo lavoro Il Dio dell’impossibile Edizioni Il Foglio, con prefazione di William Navarrete e post-fazione di Paolo Ruffilli. Nel 2009 presso la Biblioteca Ariostea ha curato la presentazione del libro Cubalibre di Yoany Sanchez, tradotto da Gordiano Lupi, edito da Rizzoli, e ha presentato diversi altri libri del famoso cubanista e di altri autori. Si occupa di teatro e di messe in scena di testi da lei stessa scritti. E’ stata realizzata una sua sceneggiatura l’11 Aprile 2010 dal titolo Di rose coronato (con versi dell’autrice e di Paolo Ruffilli). Ha recensito e presentato l’epistolario di Antonia Pozzi e Tullio Gadenz insieme ai critici Marco Dalla Torre e Matteo Vecchio. Si occuperà dei libri di Beppino Englaro in varie città. Da gennaio, per incarico di Gordiano Lupi, dirige una collana di poesia e critica poetica dal titolo Orizzonti.

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