giovedì 3 novembre 2011

Un caffè

Prima ho bevuto un caffè, era già troppo tardi per farlo ma l'ho fatto. Lo sapevo ma l'ho fatto ugualmente. Per prendere sonno faccio un giro in macchina ascoltando Bright Eyes. Mi perdo nella musica e non penso più a niente, nemmeno la strada mi interessa. Mi piace girare di notte, si incontrano tante persone strane. Un signore in bicicletta con le pantofole e una bottigliona di rosso. Lo sportivo che corre come un disperato (avrà bevuto anche lui un caffè?). prostitute stanche dei ragazzi che fanno i tour per vedere quale è la più conveniente....ma tanto non ci vanno. Vigili che tornano in caserma a fine turno belli contenti di aver ritirato patenti per ore. Il piadinaro che chiude la baracchina e s'accende una sigaretta con le mani che sanno di salsiccia e cipolla. Ora l'autoradio suona i Beirut, gli strani personaggi della notte diventano oggetto di storie irreali. Almeno nella mia testa. Il tipo sportivo che corre da una prostituta, non ha la macchina per caricarla e se la prende sulle spalle. Arrivano dal piadinaro e lo supplicano di fare l'ultima piadina, per favore, poi ti offro la scopata. Va bene ma ho finito il bere. Ecco arriva il vecchietto in pantofole...da bere ce ne è per tutti. I vigili vedono la scena ma non possono fare nulla non c'è prova di reato, uno è in bici e l'altro corre, l'altro ancora fa piadine e la donna ha fame. Tristi i vigili vanno via, non si fa così....almeno uno schiamazzo, qualche dato da registrare....
Vorrei unirmi a loro, posso ?
Poi ritorno in me. Nessuno attorno. A parte i vigili......guidavo a fari spenti. Una bella multona. Tornano alla base contenti. Io un pò meno.
Basta caffè.

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