L’ acquario
( le passeggiate in centro
qui si chiamano ‘ vasche’).
Questa vita pettinata
nella mia piccola città
somiglia assai
allo scivolare dei pesci
nell’ acquario.
È un andirivieni
rituale
tutti vedono tutti.
Sottecchi si guardano:
occhiate rapide,
perquisitrici.
Poi bisbigliano
parole su parole.
Boccheggiano.
Le giornate gocciolano tranquille
in una quieta
amabile
monotonia d’ acqua.
La trasparenza di quattro pareti vitree:
acqua che non conosce la libertà
profonda
del mare.
Quali colori però,
quanta sobria eleganza,
in quel silenzioso volteggiare.
Con gli occhi a mare
mirava
l’avanzare e il ritrarsi
dolce
come di un telaio
come di un amplesso
cercava tra le onde
lo sguardo di un uomo
la bianca spuma
del desiderio
accarezzava i piedi
nell’antico canto infinito
il tormentoso dilemma
immaginare o vivere
Troppe volte
era morta
dentro
era il tempo di rinascere
Guardò l’oceano
le si srotolava innanzi
come un tappeto
a terra lasciò cadere
la bianca veste
sentì un brivido
mentre sfiorava la pelle
nuda
un passo dopo l’altro
s’infilò silenziosa tra le acque
come tra lenzuola di seta
Cercatori di niente
Oltre la spiaggia
di corpi e accessori
esposti al sole
s’apriva la landa
dei cercatori di niente
solitari eppure fratelli
silenziosi peregrini
s’inchinano al mare
e a ciò che non ha fine
anime nude
sulla rena selvaggia
in silenzio
ad auscultare
tra relitti conchiglie
e acque sopravvissute
il battito
dell’universo
Barca di carta
Da quanto tempo
navigo
tra le pieghe di carta
di un’ esile barca
sul fiume
la mia storia
addomesticata
con cura
nei risvolti
di un foglio di giornale.
Scivola
barca di carta
( vola, mia piccola vita)
sfiorando, inconsapevole,
l’ Acqua Infinita.
Chi ha posato la barca
vede, di lontano
- negli anni
che acqua imbarcano
e inarcano la schiena -
la barca
calare
nel fiume in piena
e il fiume addolcisce
gli spigoli di carta e parole,
la barca si squaglia nel sole,
si scioglie nell’acqua
che corre impetuosa alla foce
versando nel mare
la voce.
S’ imbeve la carta
la barca sprofonda
abbandonandosi, docile,
all’ onda.
La barca ora è
il breve sorriso
di chi sa
che l’ andare
è la meta
l’ andare
nell’acqua
di seta
poesie intensa e profonda
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