sabato 29 ottobre 2011

Roberto Dall'Olio, un inedito


Fango Italia

Gli apocalittici che suonavano
campanelli d'allarme
nei disinvolti anni Novanta
e prima ancora ritenuti
uccellacci del malaugurio
ora sembrano i loro appelli
quasi sminuiti dal duro prezzo
che stiamo pagando
e facendo pagare al pianeta
alla carne della nostra carne
all'Italia smarrita nel fango
all'Italia che si scolla
dal suo passato
che crolla
sotto il peso del tempo presente
sordo e ingordo
binomio orrendo e fatale.
Fango Italia
nel tempo degli economisti
i soli sacerdoti
di una scienza del sempre di più
mentre fango e suolo mangiano
e sono mangiati
dal clima stravolto
e dal'incuria di stato
l'incuria dell'anima
dell'uomo blasè.
Siamo saturati
più che indignati
saturati
non satirati
quale destino
è mai questo
che ci passa di vivere?
Il capitale è sfinito
i suoi nuovi monatti
infettano pezzi di mondo
senza controllo.
Fango Italia
ossa d'Italia
le seppie sono morte
col Rosso Monte
che ora non esiste più.


Con questi versi il poeta Roberto Dall'Olio denuncia l'odierna situazione precaria del nostro Paesi; una poesia civilmente impegnata che parla da sé.




Roberto Dall'Olio è nato a Medicina nel 1965. Laureato in filosofia, attualmente insegna Storia e Filosofia al Liceo Classico Ariosto di Ferrara. Ha pubblicato il saggio Entro il limite. La resistenza mite in Alex Langer (La Meridiana, 2000) e le raccolte poetiche Per questo sono rinato (Pendragon, 2005, più volte ristampato); La storia insegna (Pendragon, 2007); Il minuto di silenzio (Edizioni del Leone, 2008), che ha raccolto alcuni importanti riconoscimenti; La morte vita (Edizioni del Leone, 2010); e il recente Sulla notte del mondo (Auschwitz dopo Auschwitz), Mobydick 2011.
Redattore della rivista Inchiesta, vive a Bentivoglio, nel bolognese, dove è assessore all'intercultura, nonché presidente della locale sezione dell'A.N.P.I.




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