Fa che io lo tocchi
prima che scappi
con le mie paure.
P. Ruffilli
Il treno che abbandona la stazione,
com'è poi tutti i giorni a quest'ora.
Lui tornerà presto.
Così il buio che chiude l'orologio,
una persiana di niente.
E sull'ultima panchina di calce
sporgersi ai binari,
c'erano due ragazzi
stretti abbracciati.
Sarà per il freddo tagliente.
Sarà che non mi accorgo di altro.
La nostra Parigi è già lontananza.
Umberto Boccioni. Stati d'animo II. Gli addii. 1911.
Nessun commento:
Posta un commento