Questa volta sono sicuro.
Sapete io per le date non ci sono proprio portato, le confondo, dimentico i compleanni degli amici e spesso ho dei dubbi amletici sulla data di nascita dei miei genitori. Ma ci sono tre date che non dimenticherò mai, beh senza contare il mio compleanno.
Sapete io per le date non ci sono proprio portato, le confondo, dimentico i compleanni degli amici e spesso ho dei dubbi amletici sulla data di nascita dei miei genitori. Ma ci sono tre date che non dimenticherò mai, beh senza contare il mio compleanno.
Dapprima, circa due anni fa, la prima di queste date era la più difficile, il compleanno di Sara, ora invece so che è l'otto settembre, cioè il 08-09-1980. Il motivo per cui ora mi ricordo sempre la data non è, come molti potreste pensare perché è la mia ragazza, ma bensì, più vigliaccamente perché ci siamo messi insieme il 9 di agosto 2005, cioè il 09-08, potete quindi capire che queste due date, il compleanno il 08-09 e l'anniversario il 09-08, siano ormai scolpite nella mia mente. La terza è la data di nascita del mio migliore amico, Stefano, che è il 21-04-1979. Ora proprio perché sono onesto e questa storia ve la voglio raccontare bene vi devo rivelare che so a memoria il compleanno di Stefano perché io sono nato lo stesso giorno, già il 21-04-1979, solo qualche ora dopo. Immagino che ora pensiate che sono un truffatore che quest'ultima data non vale nel computo delle tre date che ricordo sempre, però è innegabile che sia stato estremamente onesto con voi.
Dunque in questa storia ci siamo io, cioè Rik, Stefano, Sara e una delle sue migliori amiche cioè Angelica.
L'Angie fa la cantante in una band tutta al femminile si chiamano le "Honky Tonk Women", come quella vecchia canzone dei Rolling Stones degli anni 60 no?
La storia inizia giustamente l'8 Settembre, il giorno del venticinquesimo compleanno di Sara.
E' una serata fresca e siamo nella casa di montagna di lei a Gallio, vicino ad Asiago. Siamo circa una quindicina di invitati, e dallo stereo, la voce di David Bowie sta intonando Rebel Rebel.
Se vogliamo essere più precisi potrei dire che la storia inizia nel bicchiere di refosco, o meglio visto l'umore di re Fosco, che Stefano sta trangugiando, gli ha preso la sbornia triste e se ne sta in terrazzo a guardare le lontane cime che si stagliano nere nel blu della notte.
“Ehi compadre, che ci fai qui fuori tutto solo?”
“Non sono solo fratello...c'è il buon refosco a tenermi compagnia...” disse Stefano, alzando il vino alla luna che sbuca tra le cime.
“Già, lo vedo, e ti tiene compagnia da parecchio mi sa...” dalla sala alle nostre spalle arrivavano le voci degli amici e le ultime note della canzone.
“ Sai come dice quella vecchia canzone, no? Vedo la mia porta rossa e voglio dipingerla completamente di nero...”
“Già, la conosco...”
“Per me è così, ultimamente ogni cosa che faccio in qualche modo scivola e vira nel nero più assoluto...dopo Linda...”
Eccolo che ricominciava, me l'aspettavo, essere lasciati in tronco senza grosse spiegazioni il giorno dopo San Valentino, può non essere esattamente una figata. O meglio io a San Valentino e a tutte quelle stronzate li non c'ho mai creduto, secondo me sono modi per spillare soldi ai quindicenni, se uno è innamorato lo è sempre, o se non lo è non ha bisogno di un giorno che glielo ricordi. Beh, comunque sia anche solo simbolicamente essere lasciati dopo due anni proprio il 15 Febbraio, non è il massimo, Tutto era cambiato il giorno dopo San Valentino, cantava Elliott Murphy, e quindi potevo capire lo stato d'animo di Stefano, erano settimane, mesi che rimuginava, ed ogni pensiero lo faceva sprofondare sempre di più in cupi abissi di tristezza. In questo periodo Stefano era capace di improvvisi scoppi di ilarità e profondi abissi di malinconia, come diceva la descrizione di Conan il Barbaro(...).
Dunque in questa storia ci siamo io, cioè Rik, Stefano, Sara e una delle sue migliori amiche cioè Angelica.
L'Angie fa la cantante in una band tutta al femminile si chiamano le "Honky Tonk Women", come quella vecchia canzone dei Rolling Stones degli anni 60 no?
La storia inizia giustamente l'8 Settembre, il giorno del venticinquesimo compleanno di Sara.
E' una serata fresca e siamo nella casa di montagna di lei a Gallio, vicino ad Asiago. Siamo circa una quindicina di invitati, e dallo stereo, la voce di David Bowie sta intonando Rebel Rebel.
Se vogliamo essere più precisi potrei dire che la storia inizia nel bicchiere di refosco, o meglio visto l'umore di re Fosco, che Stefano sta trangugiando, gli ha preso la sbornia triste e se ne sta in terrazzo a guardare le lontane cime che si stagliano nere nel blu della notte.
“Ehi compadre, che ci fai qui fuori tutto solo?”
“Non sono solo fratello...c'è il buon refosco a tenermi compagnia...” disse Stefano, alzando il vino alla luna che sbuca tra le cime.
“Già, lo vedo, e ti tiene compagnia da parecchio mi sa...” dalla sala alle nostre spalle arrivavano le voci degli amici e le ultime note della canzone.
“ Sai come dice quella vecchia canzone, no? Vedo la mia porta rossa e voglio dipingerla completamente di nero...”
“Già, la conosco...”
“Per me è così, ultimamente ogni cosa che faccio in qualche modo scivola e vira nel nero più assoluto...dopo Linda...”
Eccolo che ricominciava, me l'aspettavo, essere lasciati in tronco senza grosse spiegazioni il giorno dopo San Valentino, può non essere esattamente una figata. O meglio io a San Valentino e a tutte quelle stronzate li non c'ho mai creduto, secondo me sono modi per spillare soldi ai quindicenni, se uno è innamorato lo è sempre, o se non lo è non ha bisogno di un giorno che glielo ricordi. Beh, comunque sia anche solo simbolicamente essere lasciati dopo due anni proprio il 15 Febbraio, non è il massimo, Tutto era cambiato il giorno dopo San Valentino, cantava Elliott Murphy, e quindi potevo capire lo stato d'animo di Stefano, erano settimane, mesi che rimuginava, ed ogni pensiero lo faceva sprofondare sempre di più in cupi abissi di tristezza. In questo periodo Stefano era capace di improvvisi scoppi di ilarità e profondi abissi di malinconia, come diceva la descrizione di Conan il Barbaro(...).
Nessun commento:
Posta un commento