lunedì 26 settembre 2011

Tu ed io, rampicanti - Inedito

Insistevi che il poeta
deve tutto alla musica.
Io ti ripetevo che il poeta
deve camminare.
Non stancarsi subito
di tornare indietro,
riattraversare la stessa porta,
reduce delle stanze
quando scappa di casa.

Ti frugavo nella borsa
per fare parole della mia penna …
le mie braccia di edera
strette impotenti
alle corde del tuo violino.
Tralci di comunione
e rosse sopravvissute le foglie.


Foto di Andrea Baldessari

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